Ave Maria di Lourdes
È l’ora che pia la squilla fedel
le note c’invia dell’Ave del ciel
Rit. Ave, Ave, Ave Maria!
Ave, Ave, Ave Maria!
Con gli angeli oranti sul nitido pian
del Gave il sussurro ripete lontan
Rit.
La pia Benedetta sul chiaro ruscel
radiosa s’affretta in luce di ciel
Rit.
Un’aura l’investe sul muto sentier
di grazia celeste le annuncia il mister
Rit.
La Vergine bella la Madre d’amor
nell’antro risplende di vivo baglior
Rit.
Dal braccio le pende dell’Ave il tesor
che immagine rende d’un serto di fior
Rit.
La pia fanciulletta si sente smarrir
ma il cielo, beata, le par di salir
Rit.
La bianca Signora l’invita a tornar
dinanzi alla grotta pel mondo a pregar
Rit.
Si spengon nel cielo le stelle ed ancor
la bimba ripete con trepido cuor
Rit.
Richiamo supremo la spinge laggiù
e spira l’Eterno Celeste virtù
Rit.
E bianca nell’antro la Vergine ancor
Materna risponde al trepido cuor
Rit.
O vista beata, la Madre d’amor
si mostra svelata raggiante in fulgor
Rit.
Rivela il suo nome che suona candor
in bianca visione raggiante in fulgor
Rit.
Qual fiume vivente che sosta non ha
accorre la gente da terre e città
Rit.
Lo sguardo le brilla d’ignoto chiaror
la viva pupilla dà raggi di sol
Rit.
Oh, quanti timori quell’onda sopì!
Oh, quanti ai terrori di morte rapì!
Rit.
E vengon in folla le genti a pregar
de l’alme e dei corpi le piaghe a lavar
Rit.
Qui regna dolcezza qui pace ed amor
la grotta e l’altare si copron di fior
Rit.
O bianca Regina d’amor, di bontà,
erranti le turbe ti chiedon pietà
Rit.
Sorridi all’Italia benigna dal ciel
proteggine ognora il popol fedel
Rit.
Di Roma la luce s’effonda in amor
ritornin le genti al bianco Pastor.